Enclitiche e accenti

Benché le enclitiche siano di per sé parole prive di accento, il loro accostamento alla parola precedente può comportare, in alcune situazioni, delle particolarità che vengono qui di seguito evidenziate.

Parola precedente	Enclitica		Osservazioni
Parola precedente	Monosillaba	Bisillaba	Osservazioni
Ossitona	ἀνήρ τις un uomo	καλόν ἐστι è bello	L'ossitona mantiene l'accento acuto
Parossitona	κρήνη τις una fonte	ἀνθρώπου τινός di un uomo	L'enclitica bisillaba prende un accento di enclisi sull'ultima sillaba
Proparossitona	ἄνθρωπός τις un uomo	ἄνθρωπόν τινα un uomo (acc.)	La proparossitona prende un accento acuto di enclisi sull'ultima sillaba
Perispomena	γραῦς τις una vecchia	ἀνδρῶν τινων di alcuni uomini	Nessuna osservazione
Properispomena	δῶρόν τι un dono	δῶρόν ἐστι è un dono	La properispomena prende un accento acuto di enclisi

Da notare che nella parola che precede l'enclitica l'accento acuto sull'ultima sillaba, contrariamente alle normali regole degli accenti, non si trasforma in accento grave nonostante la parola non sia immediatamente seguita da interpunzione. Ciò dipende dal fatto che, dal punto di vista dell'accento, la parola che precede e l'enclitica sono considerate come un'unica parola. Di conseguenza l'accento acuto di ἀνήρ τις foneticamente non è sentito come accento collocato sull'ultima sillaba, bensì sulla penultima, e in quanto tale non ha motivo di essere sostituito dall'accento grave.

A parte le situazioni ora messe in evidenza, bisogna notare che in alcuni casi l'enclitica si presenta con accento proprio:

all'inizio di frase, dove l'enclitica non può appoggiarsi ad una parola precedente. Es. φαμὲν τοίνυν, diciamo dunque;
quando la parola precedente è priva di accento in seguito ad elisione. Es. ἀλλ'εἰμί (da ἀλλά+εἰμί), ma io sono;
quando l'enclitica è messa in particolare evidenza. Es. ταῦτα σοὶ λέγω, queste cose le dico a te.

Va poi osservato che la formaἐστί(ν), 3a persona singolare del presente indicativo di εἰμί (io sono), si presenta con l'accento sulla prima sillaba (ἔστι) nei casi seguenti:

quando si trova all'inizio di frase;
nelle perifrasi caratteristiche del linguaggio colloquiale ἔστιν ὅστις, lett. c'è qualcuno che . . . > qualcuno e ἔστιν ὅτε, lett. c'è quando . . . > qualche volta
quando ha il valore predicativo di esistere;
quando è preceduta daὡς, come, οὐκ, non,μή, non,εἰ, se,καί, e;
dopo parola che ha subìto elisione. Es.ἀλλ'ἔστι, ma è, τοῦτ'ἔστι, questo è;
quando equivale, per il significato, alla forma impersonale ἔξεστι, è possibile.

Da notare infine che in una sequenza di più enclitiche consecutive solo l'ultima resterà senza accento, mentre quelle precedenti avranno l'accento sull'ultima sillaba. Per esempio la fraseφίλοι τινες εἰσι μοι, a me sono alcuni amici > io ho alcuni amici, diventerà φίλοι τινές εἰσί μοι.